Cos’è l’Outreach SEO? Da dove nasce l’esigenza di creare una fitta rete di relazioni? Quali sono le guidelines da seguire per realizzare strategie di link acquisition efficaci? In questo articolo di approfondimento proviamo a fornire le risposte ad alcuni quesiti che molti manager aziendali si pongono quotidianamente.

Iniziamo col dire che la locuzione “Outreach SEO” o “SEO Outreach” si lega in maniera profonda ai concetti di Link Building e di Link Earning, che rappresentano le due modalità di acquisizione link più conosciute. In entrambi i casi, il nostro obiettivo è quello di strutturare un processo di acquisizione progressiva di collegamenti ipertestuali che si originano da altri siti e puntano verso un dominio di nostro interesse.

Perché attivare una campagna di acquisizione link?

Il motivo per cui si avvia una campagna di acquisizione link riguarda la volontà, e ovviamente l’interesse, a migliorare il posizionamento organico (nel ranking della SERP di Google) di alcune pagine target di un sito web con il fine di migliorare le conversioni. Per svolgere al meglio questa attività è fondamentale analizzare quali siano gli anchor text e le Keywords target – di cui parleremo più avanti – su cui lavorare nel corso della strategia.

Facciamo un esempio pratico. Se per ipotesi la pagina https://www.ploomia.com/link-building/ si trovasse in 10a posizione nella SERP di Google per la keyword target “Link Building Roma” potrebbe essere interessante includerla nella nostra strategia di acquisizione link con l’obiettivo di migliorarne il posizionamento e aumentare le possibilità di click da parte di un utente finale interessato al nostro prodotto o servizio.

Quando un sito riceve link in ingresso da siti autorevoli a tema e/o di qualità, migliora il suo profilo backlink e la sua credibilità nei confronti sia del motore di ricerca (nel nostro caso Google) che dei lettori. Appare altresì evidente come l’obiettivo non sia esclusivamente quello di conseguire link da testate globalmente autorevoli/riconosciute, ma anche di ampliare progressivamente il numero dei link in ingresso da fonti autorevoli e pertinenti, senza dimenticare che il profilo dei link in ingresso deve apparire il più possibile naturale al passaggio del web crawler di Google (l’“agente mobile” che si occupa della scansione dei siti web).

Bisogna fare attenzione: siccome la link acquisition deve risultare spontanea agli occhi del motore di ricerca, è importante non trascurare la ricezione di link anche da siti non necessariamente attinenti, laddove però sia possibile costruire un adeguato collegamento tra i due siti.

Facciamo un altro esempio pratico. Se vogliamo acquisire un link in ingresso per un blog che tratta di videogames, può risultare interessante e utile instaurare una relazione con un portale online dedicato alle recensioni di libri inserendo un articolo su “I libri più famosi sul settore dei videogiochi”, ovviamente con un link interno diretto al nostro sito.

In sostanza, il backlink non è altro che la rappresentazione di una referenza che trae origine dalla scelta arbitraria di un utente del web (un editore, un giornalista, un blogger o altro) che ritiene autorevole un articolo o un qualsiasi altro contenuto e dunque sceglie di linkarlo perché convinto che quel contenuto sia una fonte di approfondimento utile per l’utente finale.

Qual è la differenza tra Link Building e Link Earning?

Seppur, come abbiamo accennato, condividano lo stesso goal, Link Building e Link Earning sono due modalità di lavoro completamente differenti. Scopriamo qualche dettaglio.

  • Link Building è un processo di acquisizione link a pagamento che quindi deve prevedere un budget da investire. In questo caso è consigliabile definire una campagna di almeno 6 mesi/1 anno, considerando che i primi risultati di una buona strategia di acquisizione link si manifestano dopo circa 2 mesi dalle prime operazioni operative. Questo approccio prevede la creazione di guest post o pubbliredazionali con un link al loro interno che rimanda al sito web di nostro interesse. I contenuti vengono pubblicati a pagamento dai portali coinvolti nella strategia iniziale.
  • Link Earning è un processo fortemente connesso al concetto di Digital PR, ovvero all’ottimizzazione della visibilità del brand attraverso una vera e propria attività di ufficio stampa online. La differenza è nell’obiettivo: oltre che la visibilità, quello che ci interessa nell’ambito Link Earning è che testate giornalistiche e/o blog riprendano gratuitamente il nostro comunicato stampa lasciando un link, cliccabile e raggiungibile, diretto verso il nostro sito. Il processo quindi si fonda sulla creazione di relazioni personali forti e durature con giornalisti, editori e blogger che devono ritenere autorevoli e credibili le nostre fonti.

Le best practices di una campagna di Outreach SEO

Che si tratti di acquisizione link free o paid, ci sono degli elementi essenziali che devono essere assolutamente presi in considerazione per una campagna di Outreach SEO. In particolare:

  • Scelta accurata degli anchor text (o testi dei link)
  • Selezione dei referring domains (o siti dai quali ricevere link)
  • Strategia di Content Marketing
  • Operazioni di contatto alla testata e follow-up

Scelta accurata degli anchor text

Per quanto concerne gli anchor text, ci sono numerose tipologie di ancore su cui lavorare. In questo paragrafo cercheremo di fornire degli esempi relativi alle più conosciute:

  • Naked URL -> quando l’anchor text corrisponde alla url del sito da linkare.

+Esempio: “Secondo i dati raccolti da ploomia.com, digital marketing agency di Roma…”.

  • Branded -> quando l’anchor text corrisponde al nome del brand che attiva la campagna.
    Esempio: “Il nuovo servizio fornito da Ploomia, digital marketing agency di Roma…”
  • Compound -> quando l’anchor text include il nome del brand in una frase più complessa:
    Esempio -> “la lista dei servizi marketing offerti da Ploomia, agenzia operante su Roma e Milano…”
  • Generic -> quando l’anchor text non include alcun riferimento a nome del brand o URL:
    Esempio -> “Per scoprire i servizi offerti da Ploomia, agenzia di digital marketing di Roma, clicca qui…”
  • Compound -> quando l’anchor text include il nome del brand in una frase più complessa:
    Esempio -> “la lista dei servizi marketing offerti da Ploomia, agenzia operante su Roma e Milano…”
  • Partial Match -> quando l’anchor text include la keyword target (“agenzia marketing roma”) in una frase più articolata:
    Esempio -> “Sarebbe importante conoscere i servizi offerti da un’agenzia di marketing a Roma…”
  • Exact match -> quando l’anchor text coincide con la keyword target (“agenzia marketing roma”)
    Esempio -> “Rivolgersi ad un’agenzia di marketing a Roma potrebbe risultate utile per…”

Selezione dei referring domains

Per la selezione dei referring domains (ovvero dei domini dai quali ricevere link) bisogna attenzionare numerose caratteristiche. Qui vi proponiamo una selezione tra le più importanti:

  • DA (Domain Authority by Moz) -> punteggio cumulativo (1-100) che indica l’affidabilità di un sito web;
  • DR (Domain Rating by Ahrefs) -> punteggio (1-100) che descrive la forza del profilo di backlink di un sito web;
  • TF (Trust Flow by Majestic) -> punteggio che manifesta l’autorità e l’affidabilità di un link inserito nel nostro sito target, al netto della qualità dei backlink che lo stesso sito riceve dall’esterno;
  • CF (Citation Flow by Majestic) -> punteggio che manifesta l’autorità e l’affidabilità di un link inserito nel nostro sito target, al netto della quantità dei backlink che lo stesso sito riceve dall’esterno;
  • Traffico di ricerca organico (Organic Search Traffic by SEMrush);
  • Analisi del profilo backlink del sito e dell’età del dominio.

Strategia di Content Marketing

Il terzo step in campagna di Outreach SEO è la strategia di realizzazione dei contenuti che dovranno ospitare il link verso la pagina del nostro sito. Anche in questo caso è opportuno seguire delle indicazioni di massima:

  1. L’articolo deve essere in linea con le tematiche contenute nel sito ospitante, così come il tone of voice.
  2. Per fare in modo che Google consideri naturale il nostro contenuto (e non frutto manipolativo di una campagna di Link Building, ad esempio) è consigliabile inserire almeno un secondo link all’interno del contenuto che sia diretto verso una fonte autorevole, ad esempio siti governativi o di grandi testate giornalistiche, Ansa.it, Repubblica.it, ed altri.
  3. Il contenuto non deve essere duplicato, ovverosia non deve presentare frasi copiate da un altro sito. Un buono strumento per verificare la presenza di eventuali contenuti duplicati è il seguente: https://www.copyscape.com/.

Operazioni di contatto alla testata e follow-up

L’ultimo step dicevamo, riguarda la pianificazione dei contatti con testate ed eventuali follow-up per aumentare le possibilità di pubblicazione. Qui bisogna discernere due eventualità:

  • Link Building: in questo caso avrai già concordato un costo con la tua agenzia di consulenza o con il publisher. Per cui quello che dovrai fare sarà inviare il contenuto con un’immagine da allegare (libera da copyright) e attendere la pubblicazione. Qualora questa non avvenisse in tempi brevi, è opportuno effettuare un follow-up per accelerare i tempi di pubblicazione.
  • Link Earning: non essendo previsto un corrispettivo economico, nella maggior parte dei casi ti ritroverai a compiere numerosi follow-up ai tuoi contatti. Per ridurre al minimo le tempistiche di lavorazione è fondamentale, come si diceva all’inizio, di instaurare delle relazioni forti, approfondite e di fiducia con il tuo pubblico (giornalisti, media, editori).

Se hai bisogno di una consulenza strategia per un’attività di Outreach SEO non esitare a contattarci!

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